Partiamo proprio dall’inizio…
La pelle costituisce il limite fisico tra il tuo corpo e l’ambiente che ti circonda e possiamo considerarlo un tessuto dinamico, in continua evoluzione. È costituita da tre strati, dal più interno al più esterno: ipoderma, derma ed epidermide. Oltre a svolgere un’azione di sostegno, è un organo che traspira assicurando la termoregolazione, elimina tossine e combatte le aggressioni esterne.
La cute offre il primo rivestimento sin dalla nascita, quindi bisogna averne cura e rispetto!
Durante il periodo intra-uterino, la pelle è rivestita dalla vernice caseosa, naturale protezione costituita da grassi e proteine, che non permette la macerazione del tessuto e favorisce lo sviluppo di tutti gli strati della cute. Svolge anche un’importantissima protezione da infezioni batteriche.
Nascendo, il piccolo si trova di fronte ad una nuova realtà a seconda delle situazioni: aria, inquinamento, smog, raggi UV, sostanze chimiche. Dovrai aiutarlo ad adattarsi e a rispondere in maniera adeguata.
La pelle possiede, dal principio, meccanismi di difesa efficaci per tutelare l’organismo. È importante seguire delle linee guida d’igiene per non nuocere alla naturale attitudine della pelle di strutturarsi nella fisiologica barriera di protezione.
Ovviamente, la pelle di un neonato presenta delle differenze rispetto a quella di un adulto, sia in termini di struttura che di funzione:
- Minor spessore dello strato corneo e dell’epidermide
- Maggior possibilità di intossicazione
- pH cutaneo più elevato
- Immaturità del sistema di difesa
- Minor contenuto di melanina
- Minor contenuto di sostanze in grado di legare l’acqua
- Maggior capacità di gestione del bilancio idrico
E quindi, come trattiamo questa cute tanto preziosa e delicata?
Come lavare la cute, quanto lavarla e cosa utilizzare
Lo sporco della cute del neonato è meno adesivo rispetto a quello di un adulto. Per questo motivo non necessita di una frequente pulizia. È bene scegliere detergenti delicati di derivazione vegetale con proprietà emollienti e nutrienti, e da olio di riso, evitando detergenti con Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES), irritanti e da effetti disidratanti.
Nei primissimi giorni di vita, attendiamo la caduta del cordone ombelicale. Da questo momento in poi, fino al primo mese, è consigliabile un bagnetto alla settimana con semplice amido di riso.
Quali sono le condizioni ideali per un bagnetto rilassante?
- Scalda la stanza
- Metti due salviette al caldo
- Prepara la vaschetta con acqua a 38° gradi
Se utilizzi amido in gel, puoi dosarlo durante il bagnetto. Preferendo invece un detergente delicato o il sapone intimo, ricordati di prediligere sempre prodotti che non alterino il pH della pelle.
Nei primi mesi di vita è consigliata anche una detersione per “affinità”, con l’ausilio di un dischetto di cotone, svolta da oli e latte detergenteb eudermici, oli molto simili in composizione al sebo umano e ben tollerati da pelli sensibili. Pur essendo una detersione delicata, offre importante nutrimento e idratazione alla pelle del bambino.
Dopo il bagnetto, l’idratazione continua: friziona l’olio con le mani, al fine di scaldarlo. La pelle sarà nutrita e più elastica!
Per l’igiene del tuo bambino scegli sempre prodotti specifici di Paidocosmesi, ossia cosmetici studiati e formulati per i bambini senza SLS, SLES, coloranti, conservanti, paraffine, PEG (composti sintetici di derivazione petrolifera), profumi per ridurre al minimo il rischio di irritazioni.
Ricordando che nei primi mesi di vita è sufficiente un bagnetto alla settimana, specifichiamo che nel periodo estivo per rinfrescare si può fare qualche bagnetto in più aggiungendo dell’amido di riso nell’acqua sempre calda.
Non fare mai bagnetti troppo lunghi, dieci minuti al massimo possono bastare. L’acqua, soprattutto se calcarea, provoca disidratazione.
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Ti va di ricapitolare?
La temperatura dell’ambiente dove decidi di fare il bagnetto deve essere compresa tra i 24°C e 25°C. La temperatura dell’acqua del bagnetto deve raggiungere i 38°C.
Dai 3 ai 12 mesi, è consigliato fare 1 o 2 bagnetti alla settimana. Da 12 a 24 mesi, puoi fare 2 bagnetti alla settimana. Superati i 24 mesi, ti regolerai in base alle necessità e ai bisogni del bambino.
Non avere paura al momento dell’immersione del bambino nell’acqua: testa e pancia devono essere ben coperte.
Inizia la pulizia con poco prodotto sulle mani, partendo delicatamente dal capo, dietro le orecchie fino alle ascelle, poi percorri le braccia fino ad arrivare ai piedini ed infine occupati con attenzione alle parti intime.
Qualora il tuo bimbo avesse fatto la pupù, prima di immergerlo nell’acqua del bagnetto, ricordati sempre di detergerlo per una prima pulizia. Dopodiché potrai iniziare il bagnetto.
È sempre bene utilizzare un prodotto specifico preferendo un prodotto naturale, per i motivi citati sopra.
In caso di crosta lattea, ammorbidiscila con un olio o un prodotto specifico, evitando di rimuoverla con il pettine. Dopo questo piccolo procedimento, si consiglia sempre di risciacquare.
Un cappellino sarà molto utile dopo il bagnetto. Mentre lo vesti, il cappellino sulla testa eviterà dispersione di calore.
Se il bambino dovesse richiederlo, concludi con l’allattamento per farlo rilassare ancora di più!
Parliamo invece del più frequente cambio del pannolino…
Per detergere le parti intime dopo il cambio del pannolino, è opportuno scegliere un detergente specifico con un pH adatto, oppure un olio che pulisca e idrati la pelle.
I continui, ma più che necessari cambi sollecitano la pelle del neonato. Per questo motivo, il detergente serve a nutrire e a rispettare la struttura fisiologica delle mucose. In queste zone, la permeabilità è maggiore e non serve utilizzare detergenti profumati, con schiumogeni e coloranti.
Al cambio del pannolino, dopo la detersione, idrata la cute del bambino senza ossido di zinco, paraffina, coloranti e profumi per offrire nutrimento mettendo la cute nella condizione di strutturarsi, sviluppando la sua naturale barriera di protezione. Se non noti rossore, non usare ossido di zinco! Potrebbe creare una barriera non funzionale e disidratazione.
Quotidianamente, per nutrire e rilassare la pelle del neonato è molto importante offrire un massaggio, preferibilmente la sera. Così, l’epidermide e il sistema nervoso originano dallo stesso foglietto embrionale.
Il tatto nasce da una sensazione interna e gli stimoli tatti e pressori, si trasmettono attraverso la cute per mezzo delle fibre nervose che terminano proprio sulla pelle. Per il neonato, la sensazione tattile e la sensibilità della sua pelle rappresentano uno strumento privilegiato per entrare in rapporto con le altre persone, ma anche con gli oggetti presenti nello spazio intorno a lui.
Iniziamo un piccolo massaggio partendo dalle gambe, ma tenendo ben coperto il resto del corpo.
Scoprirai quanto questi momenti sono indispensabili per consolidare il legame tra te e il tuo piccolo.
Buon relax carico di amore!
Ringraziamo la Dott.ssa Paola Landoni Specialista in Pediatria per questi preziosi consigli.